Rize Griche: il portale del grico
I verbi: la coniugazione.




Samba

1 Abblirìu

2023
La flessione dei verbi grichi
Inserire il verbo
Attiva:
Passiva:
Media:
Verbo:
č conigato plutčno. la forma attiva ha anche valore riflessivo
Indicativo
Presente
evňplutčnoio mi arricchisco
esůplutčni(s)
cinoplutčni
eměplutčnome
esiplutčnete
ciniplutčnune

Aoristo (passato prossimo e remoto)
evňplůtinaio mi arricchii
esůplůtine(s)
cinoplůtine
eměplutěnamo
esiplutěnato
ciniplutěnane
Imperfetto
evňplůtena io mi arricchivo
esůplůtene(s)
cinoplůtene
eměplutčnamo
esiplutčnato
ciniplutčnane

Trapassato
evňěkha plutěnontaio mi mi ero arricchito
esůěkhe(s) plutěnonta
cinoěkhe plutěnontaegli si fu arricchito
eměěkhamo plutěnonta
esiěkhato plutěnonta
ciniěkhane plutěnonta
Congiuntivo
Presente
naplutěno evňcheio mi arricchisca
naplutěni(s) esů
naplutěni cino
naplutěnome emě
naplutěnete esi
naplutěnune cini

Trapassato
kaevň ěkha plutěnontache io mi fossi arricchito
kaesů ěkhe(s) plutěnonta
naěkhe plutěnonta cino
naěkhamo plutěnonta emě
naěkhato plutěnonta esi
na ěkhane plutěnonta cini
Imperfetto
naplůtena evňcheio mi arricchissi
naplůtene(s) esů
naplůtene cino
naplutčnamo emě
naplutčnato esi
naplutčnane cini

Passato
naěme|čkho plutimmčna evň che io mi sia arricchito
naěse|čkhi(s) plutimmčna esů
nač(kh)i plutimmčna cino
naěmesta|čkhome plutimmčna emě
naěsesta|čkhete plutimmčna esi
načkhune plutimmčna cini
Condizionale
Imperativo
Imperfetto
evňplůtena io mi arricchirei
esůplůtene(s)
cinoplůtene
eměplutčnamo
esiplutčnato
ciniplutčnane


Trapassato
evňěkha plutěnontaio mi sarei arricchito
esůěkhe(s) plutěnonta
cinoěkhe plutěnontaegli si sarebbe arricchito
eměěkhamo plutěnonta
esiěkhato plutěnonta
ciniěkhane plutěnonta
Imperativo
plůtino esů arricchisciti tu
asplutěni
plutčnome
plutěnete
asplutěnune

Gerundio
Presente
plutčnontaarricchendomi
passato
plutěnontaessendomi arricchito

Participio
plutimmčnoarricchito

Perfetto (passato prossimo)
ime | čkho plutimmčna mi sono arricchito

infinito
plutěniarricchirsi


Note


E' possibile coniugare anche verbi non presenti nella tabella dei verbi, in questi casi la coniugazione avviene per analogia e non ci sarŕ nessuna indicazione della coniugazione in italiano.

Se il verbo ha piů significati verrŕ coniugato il primo di essi presente nella tabella dei verbi.
Le voci dei verbi poco usati o non piů usati di cui non č possibile riscontrare tutte le voci, vengono coniugati per analogia.

Coniugazione media:
Inserire il verbo e selezionare l'opzione "media", es.: sianňnno con l'opzione "media" sarŕ coniugato sianňnnome;
oppure inserire direttamente "sianňnnome".
In alcuni casi č utilizzabile soltanto la seconda opzione, ovvero inserire il verbo direttamente nella "forma media".

In alcuni casi nella prima persona singolare viene indicata piů di una flessione. Anche se non idicata, la flessione vale per tutte le voci verbali che si rifanno a quella costruzione, p. e.: per "děome = mi do", l'aoristo viene costruito con la forma "dňft-imo", ma nella prima persona viene indicato anche "edňs-imo", ciň vuol dire che tutte le voci verbali che si rifanno a all'aoristo ammettono come radice oltre che "doft", anche "dos": edosěmo , edosi..., na dosň, ..., dosňnta, ecc.

Se il verbo inizia con un aumento, la "e" viene tolta, es: se si inserisce "epŕo" viene coniugato "pŕo".
Tuttavia, anche se nella tabella di norma non č indicato, si tenga presente che č abbastanza frequente l'uso dell'aumento in particolare nell'imperfetto e nell'aoristo soprattutto nelle persone del singolare, es.: efňnasa - (e)fonŕsamo.

Passato prossimo (perfetto):
- in alcuni paesi si costruisce col verbo avere, es: ekho pimčna, in altri (Martano) col verbo essere, es: ime pimčna.
- In alcuni casi vengono indicati piů di un participio (es: mattemmčno - masomčno), in questi casi anche la flessione del primo termine č in "a", anche se riportata in "o".
Es: ime | ekho mattemmčna - masomčna.

Nel trapassato del congiuntivo, ma vale anche per il passato, vengono indicate due possibbili costruzioni, che non sono equivalenti, con "ka" e con "na", es: půru ka cěno to ěkhe meletěsonta... = anche se (che) lui lo avesse letto ...; na ěkhe meletěsonta cěo! = avesse letto (studiato) lui!

La seconda persona dell'imperativo termina con "o", ma se la voce č bisilabe di regola esce in "e", non di rado coesiste anche una forma in "a" con la radice del presente, es: ŕmposo - ŕmpa - 'mpňse

Nei verbi "eo", di origine italiana e a volte anche quelli grichi prevale un imperativo in "a" ed un participio in "a(t)o". Es:
fermčo:
imperativo: ferma; participio: fermŕo;
latrčo:
imperativo: latra; participio: latrŕo.

L'infinito č usato soltanto con il verbo sozo (potere) rarissimamente con il verbo telo. Es: sozo pai, ěsoza mini, sňzonta fai = posso andare, potevo aspettare, potendo mangiare. Č usato anche come sostantivo, es: to fai guaddhi o guai = il magiare toglie i guai. Negli altri casi si ricorre al congiuntivo, es: devo mangiare, vogliamo bere = enghizi oppure enna fao, telome na pěome; per andare a Lecce = na pao oppure na pame es Luppiu. Per l' infinito usato come esortazione o comando si usa l'imperativo, es: camminare, andare via! = pretěsete, apate apode!

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