Rize Griche: il portale del grico 🇬🇷
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Medeco: Pleo poddhì ca na nghelasi en ekhi pleo
Arte ti ìstinna ce èlonna evò?Adesso che cosa stao dicendo io?
Ca evò e’ leo calà ca o Pacali ma ta pòja en ìsoze pratisi pleo. Che io non dico bene che Pasquale con i piedi non poteva camminare più
… ta poja e’ sozi pratisi ce sìrnune o epai … i piedi non possono camminare e tirano o vai
O se vàddhune cessu … arte ei tossa pràmata. O ti mettono lì dentro … adesso ci sono tante cose.
Ekhi … ce su lei: “evò cessu enn’àmbo ancora”? Ci sono … e tu dici: “ io lì dentro devo entrare ancora”?
… ma pleo poddhì ca na nghelasi en ekhi pleo. … ma più che ridere non c’è più
Eh ce ghela esù. Eh, ridi tu.
Sulamente tutto prama ekhi. Soltanto questa cosa c’è.
A fidettì na cais iu Se si capace di fare così.
Na ghelàsi a spirì. A ridere un poco.
Na nghelasi a’ spirì, andè t’addha pràmata en ola plo khiru. A ridere un poco, altrimenti le altre cose son tutte peggio.
Na ghelasi ce na cai amartie. Ridere e imprecare.
Arte lìmonisa matapale, amo na fsero pu stèamo, Adesso ho dimenticato nuovamente, vai a sapere dove stavamo,
pu stèamo? dove stavamo?

Gheno grico
Ettù simà, panta iu iane ta pràmata, panta cia ìane ta pràmata. Qui vicino, sempre così sono le cose, sempre quelle erano le cose.
Ia pràmata ‘s alio. Erano cose ad poco.
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